LA TERRA
“Pietra ovunque. Pietra nelle strade acciottolate, nelle case torri e nelle chiese. Una pietra enorme è l’intero Mani, che per vedere ci vogliono tre vite. Uno per la montagna, uno per il mare e uno per la gente”. Viaggiatore anonimo a Mani.
L’ARCHITETTURA – DUE TORRI SOLITARI NEL PAESAGGIO
L'”idea” principale del progetto era riconoscere e ispirarsi a una caratteristica speciale delle forme residenziali di Mani: la “Ksemonia” (che significa “colui che è stato lasciato solo”), che erano torri solitarie o piccoli complessi residenziali isolati nell’aspro paesaggio di Mani, e funzionano come rifugi o punti di osservazione. Da lontano, queste torri in pietra appaiono solo come un altro elemento della terra, come esplosioni monolitiche dal suolo, eppure la loro stessa esistenza registra l’impronta della vita turbolenta del tradizionale Mani su questo straordinario paesaggio.
– riecheggiando le forme architettoniche consolidate della regione, ma così facendo fornendo anche un’interpretazione moderna di quelle stesse tipologie tradizionali. Le case sono progettate in modo da poter vivere “dentro” e “fuori”, con spazi altrettanto dinamici forniti sia all’interno che all’esterno. Diventa così possibile trasferire la propria vita fuori casa, in questo caso in un cortile articolato in un insieme di spazi dotati di qualità e cornici visive differenti. Pergolati, angoli appartati per la quiete e la meditazione, spazi abitativi, piscine a sfioro che sfumano i confini dell’orizzonte e del cielo: tutto si combina per creare lo sfondo esterno delle case stesse.
In tutto sono stati scelti materiali da costruzione completamente naturali che portano i segni del tempo e che mostrano i segni della loro origine e della loro lavorazione. I materiali funzionano come una tela bianca su cui si dispiega dolcemente l’interazione di luci e ombre durante il giorno. La pietra caratterizza il luogo – Mani in quanto si esprime sia nel terreno stesso che nelle sue costruzioni tradizionali – Mani in quanto evoca un vocabolario architettonico di ‘monoliticità’, di austerità, di linee rigorose e volumi geometrici. Il cemento integra i materiali naturali, creando piccole opere in pietra artificiale nei toni della terra e con trame grossolane. Il legno crea superfici morbide, calde e pulite, proponendo anche persiane a traliccio per completare i volumi. Questi materiali si alternano all’interno e all’esterno, intensificando l’esperienza visiva delle case, costituendo una dichiarazione naturale ma rigorosamente concepita all’interno del paesaggio.